«Quando chiesero a San Lorenzo di portare e mostrare i tesori della Chiesa, portò semplicemente alcuni poveri. Quando in una città i poveri e i deboli sono curati, soccorsi e aiutati a promuoversi nella società, essi si rivelano il tesoro della Chiesa e un tesoro nella società». Papa Francesco
Lorenzo nacque in Spagna (a Huesca) verso il 225. Diacono della Chiesa di Roma, sovrintendeva all’amministrazione dei beni, custodiva le offerte e provvedeva ai bisognosi, agli orfani e alle vedove. Durante la persecuzione dell’imperatore Valeriano, nel 258, fu catturato nelle catacombe di San Callisto assieme al Papa Sisto II e ad altri diaconi. La tradizione riporta che a Lorenzo fu promessa salva la vita se avesse consegnato i tesori della Chiesa entro tre giorni. Il 10 agosto, Lorenzo si presentò all’imperatore alla testa di un corteo di poveri dicendo: «Ecco, questi sono i nostri tesori: sono tesori eterni, non vengono mai meno, anzi crescono». Fu immediatamente condannato a morte, secondo la tradizione bruciato vivo su una graticola. Nel De Officiis Ministrorum Sant’Ambrogio riporta il famoso episodio secondo cui il Martire avrebbe detto al suo carnefice durante il martirio: «Assum est, versa et manduca» (“Questa parte è cotta, volta e mangia”). Nella Cattedrale di Tivoli sono esposte in questa occasione alcune reliquie. Una processione percorre le vie cittadine dopo la S. Messa.